Decreto 18.09.24, n. 132: come richiedere la patente a crediti per i cantieri
Nei precedenti articoli abbiamo già trattato l’argomento “patente a crediti per i cantieri”. Qui è possibile leggere una sintesi, in cui è possibile ricapitolare chi è obbligato ad ottenere la patente, i suo funzionamento, le violazioni che comportano la decurtazione dei crediti dalla patente.
In questo aggiornamento vogliamo condividere il seminario tenuto dall’Ing. Catanoso e dall’Ing. Amato sul tema il 27 settembre 2024 a Noventa di Piave e quali sono i passaggi per chiedere la Patente Cantieri col sistema dei Crediti.
I dieci passaggi per chiedere la Patente Cantieri col sistema dei Crediti
- Accesso al portale: per accedere al portale è necessario utilizzare uno dei seguenti metodi di identificazione personale: SPID, CIE o CNS.
- Scelta del contesto. l’utente deve selezionare il proprio contesto geografico di appartenenza. Le opzioni sono: – Imprese o lavoratori autonomi con sede in Italia; – Imprese o lavoratori autonomi con sede in un altro Stato membro dell’Unione Europea; – Imprese o lavoratori autonomi con sede in uno Stato non appartenente all’Unione Europea.
- Selezione del ruolo. L’utente seleziona il ruolo con cui accede al portale, che può essere: Legale rappresentante, lavoratore autonomo, o delegato.
- Dichiarazione sostitutiva di certificazione. L’utente dichiara di essere il legale rappresentante dell’impresa o un lavoratore autonomo e inserisce il codice fiscale.
- Dati azienda. L’utente deve inserire i seguenti dati aziendali: Codice fiscale, ragione sociale, tipologia del soggetto obbligato, e indirizzo PEC.
- Dichiarazioni. L’utente compila le dichiarazioni obbligatorie sui requisiti essenziali e, se necessario, può giustificare eventuali esenzioni (ad esempio dichiarando “Non obbligatorio” o “Esenzione giustificata”).
- Riepilogo dati. Il sistema mostra un riepilogo dei dati inseriti e delle dichiarazioni fatte per verificare che tutto sia corretto.
- Salvataggio bozza. È possibile salvare l’istanza come bozza per modificarla in seguito.
- Invio istanza. Una volta confermata l’istanza, viene inviata e non sarà più possibile modificarla.
- Generazione ricevuta. Il sistema genera una ricevuta con un codice unico, che l’utente potrà scaricare e conservare.
Il delegato inserisce i dati e invia l’istanza a nome e per conto del legale rappresentante, dichiarando di essere in possesso delle autodichiarazioni del soggetto che lo ha delegato. All’esito della procedura, sarà disponibile un riepilogo dell’istanza o una lista delle istanze, suddivise tra istanze in bozza e istanze inviate.
Registrazione webinar, link utili e indicazioni pratiche
- Registrazione Webinar con l’Ing. Catanoso e Ing. Amato: all’interno della cartella troverete:
– l’approfondimento sul tema con le considerazioni operative e il confronto tra l’esperto, le aziende e l’Ispettorato del Lavoro. A seguire un confronto con lo Spisal e INL su tematiche più ampie. Ci scusiamo per le pause nella registrazione dovute all’interruzione del servizio da parte del gestore elettrico in tutta la zona industriale. Abbiamo raccolto le domande poste durante il seminario e cercheremo nei prossimi giorni di dare risposta e riscontro, aggiornando questa pagina.
– il modello di autocertificazione da inviare a INL.
– la normativa. - Ispettorato del lavoro: all’interno trovate le istruzioni tecniche per legale rappresentante e delegato e le indicazioni per l’invio della PEC (in fase di prima applicazione è possibile presentare una autocertificazione/dichiarazione sostitutiva concernente il possesso dei requisiti richiesti dall’art. 27, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 s.m.i.)
- Presentazione del portale: il video del webinar organizzato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro per presentare il portale per la richiesta della patente a crediti, introdotta dal D.L. n. 19/2024, convertito in L. n. 56/2024. Alla presentazione è intervenuto il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.
Domande e Risposte
Sezione in aggiornamento…
INVIO RICHIESTA PATENTE A CREDITI
- Sono una consulente sicurezza e salute del lavoro, – circa la delega alla domanda di rilascio, anche io o il titolare del mio studio possiamo essere delegati (o solo un commercialista/consulente paghe/avvocato/CAF può)?
- Noi siamo RSPP di varie aziende (elettricisti, serramentisti, imbianchini, imprese edili e imprese di trasporto) possiamo inserire noi tramite delega la domanda sul portale per ogni azienda? C’è modulo di delega? Quando si fa la richiesta della patente, quali documenti vengono richiesti dal portale (solo visura, DURF, DURC e autocertificazione o anche corsi di formazione e documento di valutazione dei rischi?
DURF
- Tra i requisiti richiesti bisogna essere in regola con il DURF. Un’azienda nostra cliente non è in regola perché è a credito di IVA. Cosa deve inserire nell’autocertificazione?
- Non essendo obbligati ad avere il DURF, lo abbiamo comunque richiesto. Posso in attesa di riceverlo, inviare l’autocertificazione?
- Buongiorno, se le imprese edili non hanno il DURF regolare, cosa devono indicare in domanda? La patente viene concessa ugualmente ma con punteggio minore ma o viene concessa?
- Se una ditta non provvede ad inviare l’autocertificazione o non la invia nei primi giorni di ottobre perché attende di aver fatto la richiesta di DURF o DURC, può lavorare in assenza di aver mandato tale autocertificazione prevista nel mese transitorio?
- Avrei una domanda sul requisito del DURF – se ho ben compreso, l’obbligo presuppone che ricorrano contemporaneamente tutte le condizioni. Laddove la singola azienda abbia in appalto un lavoro in cantiere inferiore ai 200.000 € può ritenersi esclusa?
- Ai fini del DURF, il limite dei 200.000 € è riferito al singolo appalto/subappalto o all’importo complessivo tra più appalti/subappalti?
- Chi deve chiedere il DURF? Quali sono le aziende che lo devono richiedere?
- In caso di presentazione dell’autocertificazione, dichiarando che non si è regolari con il DURF, l’ispettorato come si comporta in caso di ispezione?
CAMPO DI APPLICAZIONE
- Un produttore di mobili su misura per ristorazione (con previsione di allacci elettrici e idraulici quindi necessità di fare prima traccia a muro, passaggio tubi, chiusura tracce) che consegna presso clienti i mobili e null’altro, che fa fare a proprio subappaltatori i lavori da elettricista e di idraulica è tenuto a chiedere il rilascio di patente a crediti? Questi lavori di idraulica/elettrico fano parte del suo contratto col suo cliente; i mobili li produce totalmente in un proprio laboratorio e li trasporta sul posto.
- Chi effettua noleggio attrezzature come ad esempio un ponteggio il cui montaggio però viene effettuato da una ditta subappaltatrice è tenuto ad avere la patente o viene equiparato a “mere forniture”?
- SE una società immobiliare non è operativa fisicamente in cantiere (non ha personale operativo che lavora fisicamente in cantiere, non ha dipendenti) ma dà solo lavoro in subappalto ad imprese subappaltatrici, è soggetta all’obbligo di richiedere la patente a punti oppure è sufficiente che svolga attività di sorveglianza controllando che chi lavora in subappalto in cantiere la possegga?
- Per lavori svolti presso un privato (ristrutturazione in un bagno) è obbligatorio avere la patente a crediti?
- Per le aziende in appalto che operano in azienda come attività di facility, vige la stessa formula? Ad esempio aziende di pulizia, mensa, elettricisti, ecc
- Piastrellisti, cartongessisti e pittori sono tenuti a dotarsi della patente a punti, dico bene?
ISPEZIONI E SANZIONI
- Potrà esserci una forma di controllo (verifiche a campione) sulla veridicità delle dichiarazioni rilasciate per l’ottenimento della patente?
- L’impresa che sceglie un subappaltatore (altra impresa o autonomo) senza patente è sanzionabile?
- L’obbligo delle verifiche del possesso della patente a crediti per le imprese subappaltate ricade all’impresa subappaltatrice o al D.L.?
FORMAZIONE AUTONOMI
- E’ possibile fare un punto sugli obblighi formativi che può avere un lavoratore autonomo senza dipendenti?
Pubblicazione del Decreto 18 Settembre 2024, n. 132: La Nuova Patente per Imprese e Lavoratori Autonomi nei Cantieri Temporanei e Mobili
Con l’entrata in vigore il 1° ottobre 2024 del Decreto 18 settembre 2024, n. 132, il mondo dei cantieri temporanei e mobili si appresta a vivere una piccola rivoluzione. Questo decreto introduce infatti l’obbligo per imprese e lavoratori autonomi di ottenere una patente a crediti, per poter operare in cantieri temporanei e mobili.
In questo articolo, esploreremo i dettagli di questo importante provvedimento suddividendolo in tre capitoli principali: i soggetti obbligati a ottenere la patente, le modalità di presentazione della domanda, e il funzionamento della patente a crediti.
Formazione in aula e in videoconferenza: sono equiparati?
Armonia è da sempre in prima linea nel garantire formazione di qualità, sia in modalità tradizionale che innovativa. Con l’evoluzione delle tecnologie e la crescente richiesta di flessibilità, abbiamo sviluppato una gamma completa di corsi in modalità FAD sincrona e asincrona, adattati alle esigenze delle aziende e dei loro dipendenti. La sicurezza sul lavoro è un diritto e un dovere, e con le giuste modalità formative, può essere assicurata a tutti, ovunque si trovino.
D.V.R aziendale: cos’è e come si redige
Il DVR aziendale è un documento che aiuta le aziende a tenere monitorata l’esposizione ai pericoli, la gestione dei rischi, lo stato di avanzamento dei miglioramenti e implementazioni che il datore di lavoro ha l’obbligo di attuare.
IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COLONNINE ELETTRICHE DI RICARICA DELLE AUTO: IMPLICAZIONI NELLA VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO
La installazione di un impianto fotovoltaico determina l’obbligo di adeguare la valutazione del rischio di incendio o la verifica della conformità antincendio (CPI). Le implicazioni nella valutazione rischio incendio e gestione emergenza in attività con impianto fotovoltaico e colonnine ricarica elettrica auto.
Patente a crediti nei cantieri edili: le indicazioni del decreto attuativo
Patente a crediti nei cantieri edili: le indicazioni del decreto attuativo. Verrà prevista per le imprese e lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili (anche se con sede Ue o extra Ue) e non verrà applicata per le mere forniture o le prestazioni intellettuali.
RISCHIO BIOLOGICO: LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE AZIENDE
Laddove il risultato della valutazione dei rischi ai sensi dell’articolo 271 del presente decreto riveli un’esposizione non intenzionale ad agenti biologici, potrebbero esservi altre attività professionali, non incluse nel presente allegato, che devono essere prese in considerazione.
Patentino conduzione carrelli elevatori: conseguimento e normativa vigente
Quali sono i requisiti per il lavoratore addetto al carrello elevatore?
Quanto dura attestato conduzione carrelli elevatori?
Quale testo normativo precisa il tipo di corso abilitante all’uso del carrello elevatore?
11 LUGLIO 2024: WEBINAR GRATUITO – NOVITÀ DEL REGOLAMENTO MACCHINE 2023/1230
Obiettivo del webinar gratuito di giovedì 11 luglio 2024 che Armonia Formazione propone è quello di illustrare le novità sui componenti di sicurezza e il ruolo degli operatori economici.
A chi è rivolto questo webinar?
· Datori di Lavoro e Dirigenti
· HSE manager
· Consulenti e Formatori
· RSPP/ASPP
· RLS/RLS territoriali
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RSPP esterno: significato e differenza rispetto al RSPP interno
RSPP, Interno o Esterno? Quali sono le differenze?
L’RSPP, acronimo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, è una figura professionale designata dal datore di lavoro, con l’incarico di coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi nel contesto lavorativo. Questa figura ha il compito di analizzare in profondità gli ambienti lavorativi, identificando potenziali fattori di rischio e definendo le azioni preventive e correttive necessarie. Il suo ruolo si estende anche alla formazione e all’informazione dei lavoratori, garantendo che ciascuno di essi sia consapevole dei rischi legati alla propria attività e delle misure di protezione adottate.
La presenza di un RSPP all’interno di un’organizzazione o di un’azienda rappresenta un elemento cardine per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori, assicurando non solo il rispetto delle normative vigenti in materia di prevenzione e protezione dai rischi, ma anche la creazione di un ambiente di lavoro sicuro e protetto.
Chiariamo subito: le diciture “interno” e “esterno” sono diciture comuni usate impropriamente. Stanno a sintetizzare due concetti:
- interna è se viene incaricata una persona che vive anche a livello operativo l’azienda (lavoratore o legale rappresentante) e nella maggior parte dei casi è RSPP solo di quell’azienda;
- esterna si definisce una figura (prevalentemente un consulente) che prende l’incarico per una serie di aziende e che quindi non prevede la presenza continuativa
Quando il RSPP può essere esterno?
La legge prevede diverse situazioni in cui è possibile, o addirittura necessario, optare per la nomina di un RSPP che non coincida con il legale rappresentante. Questa decisione spesso dipende dalla natura e dalla dimensione dell’organizzazione. Le piccole e medie imprese, ad esempio, potrebbero non avere all’interno del proprio organico una figura con le competenze e la formazione necessarie per ricoprire il ruolo di RSPP. Inoltre, in contesti lavorativi particolarmente complessi o in cui i rischi sono variabili e in continua evoluzione, potrebbe essere opportuno avvalersi di un professionista esterno con una visione più ampia e aggiornata sulle migliori pratiche di prevenzione.
La scelta di un RSPP esterno può anche derivare dalla necessità di avere un punto di vista neutro e imparziale, in grado di valutare la situazione con occhi nuovi, senza essere influenzato da dinamiche interne all’organizzazione.
Chi è e chi può fare l’RSPP esterno?
L’RSPP esterno è un professionista specializzato, esterno all’organizzazione, incaricato di gestire la prevenzione e la protezione dai rischi lavorativi. Questa figura emerge come risultato del D.Lgs. 81/2008, il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, che ha introdotto la necessità di avere un Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione nelle aziende. Questa figura può provenire da un ente o una società di consulenza specializzata, o potrebbe essere un libero professionista con competenze specifiche in materia di sicurezza sul lavoro.
Per diventare RSPP esterno, come previsto dalla normativa, è fondamentale possedere specifiche competenze e aver frequentato corsi di formazione appropriati in materia di salute e sicurezza sul lavoro, secondo quanto stabilito dallo stesso D.Lgs. 81/2008 e dalle linee guida nazionali. Non basta avere una semplice conoscenza generica; è essenziale essere aggiornati sulle normative vigenti, sulle best practice e sugli strumenti e metodi di valutazione dei rischi.
Quali sono le differenze tra RSPP interno ed esterno?
Le differenze principali tra un RSPP interno e uno esterno, come delineato dal quadro normativo, risiedono, oltre che nella loro posizione all’interno o all’esterno dell’organizzazione, anche nelle responsabilità e nelle dinamiche di lavoro. L’RSPP interno, essendo il titolare o un dipendente dell’azienda, ha una conoscenza approfondita delle dinamiche interne, delle persone e delle procedure esistenti. Questa prossimità può essere un vantaggio, poiché consente una risposta rapida e mirata alle esigenze dell’azienda in conformità con le disposizioni legali. Tuttavia, può anche comportare il rischio di una certa “miopia”, ovvero la difficoltà di vedere problemi o rischi emergenti a causa della familiarità con l’ambiente.
D’altro canto, l’RSPP esterno, non essendo coinvolto nelle dinamiche quotidiane dell’azienda, può avere un punto di vista più neutro e imparziale. Questa distanza può aiutare a identificare rischi o problemi che potrebbero essere trascurati da chi è immerso nella routine quotidiana, assicurando al contempo la conformità alla normativa vigente. Tuttavia, l’RSPP esterno potrebbe necessitare di più tempo per familiarizzare con le specificità dell’ambiente lavorativo e con le persone coinvolte.
In entrambi i casi, sia che si tratti di RSPP interno o esterno, è fondamentale che questa figura abbia una formazione adeguata e sia costantemente aggiornata, per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori e per rispondere in modo efficace alle esigenze dell’organizzazione nel rispetto delle leggi in vigore.
L’importanza di corsi di formazione appropriati
La formazione gioca un ruolo chiave nella preparazione di un RSPP, sia interno che esterno. È essenziale che questi professionisti siano sempre aggiornati sulle ultime normative, sulle migliori prassi e sulle nuove sfide in materia di sicurezza sul lavoro.
I corsi per RSPP offerti da Armonia Formazione rappresentano un’ottima opportunità per chi aspira a diventare un RSPP o per chi, già in possesso di tale ruolo, desidera aggiornarsi e perfezionare le proprie competenze. Con un’offerta formativa sempre aggiornata e modulata sulle esigenze del mercato, Armonia Formazione è il partner ideale per garantire la massima preparazione nell’ambito della Sicurezza sul Lavoro.