
Il Sistema Whistleblowing è finalizzato all’emersione di episodi corruttivi o altri illeciti che possono minacciare l’interesse pubblico.
Il Decreto Legislativo n 24 del 10 marzo 2023 ha attuato la Direttiva Europea riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni “La nuova legge italiana sul whistleblowing”.
Il 30.03.2023 è entrato in vigore il nuovo Decreto che ha:
· modificato la disciplina del Whistleblowing per le aziende che hanno già adottato un Modello Organizzativo 231/2001;
· introdotto ex novo tale disciplina per tutte le Aziende con più di 50 dipendenti (a prescindere dall’adozione del Modello Organizzativo).
· introdotto ex novo tale disciplina per tutte le Aziende con più di 50 dipendenti (a prescindere dall’adozione del Modello Organizzativo).
Whistleblowing in sintesi
Il whistleblowing, letteralmente “soffiare nel fischietto”, è uno strumento che permette ai lavoratori ed agli esterni di segnalare irregolarità ed illeciti sia in ambito pubblico che in ambito privato, al fine di contrastare l’illegalità. Più precisamente, si tratta dell’attività di regolamentazione delle procedure volte ad incentivare e proteggere le segnalazioni.
- I nuovi obblighi. La nuova normativa prevede nuovi obblighi per le aziende, che dovranno «mettersi in regola» entro il 15 luglio 2023! Tra questi, le AZIENDE dovranno:
– istituire canali di segnalazione interna;
– informare i dipendenti sia sulla possibilità e le tutele in caso di segnalazioni interne, sia sulla possibilità ed i casi in cui si potrà effettuare la segnalazione esterna all’ANAC;
– dotarsi di un’apposita procedura con cui gestire le segnalazioni onde garantire la riservatezza dell’identità del segnalante. - Le sanzioni. Tra le varie sanzioni in cui potrebbe incorrere la società vi è quella: “da 10.000 a 50.000 euro quando [n.d.r.: l’ANAC] accerta che non sono stati istituiti canali di segnalazione, che non sono state adottate procedure per l’effettuazione e la gestione delle segnalazioni….”.
- Scadenza. Per non incorrere in sanzioni bisogna tenere conto di queste date:
• 15 Luglio 2023: per le aziende con ≥ 250 dipendenti
• 17 Dicembre 2023: per le aziende con ≥ 50 dipendenti fino a > 249